In Italia i pazienti affetti da SLA sono costretti a rivolgersi agli spacciatori per comprare la cannabis
Nicola Loiotile, un barese di 41 anni affetto da sclerosi multipla, è diventato portavoce di tanti malati di SLA, tumore ed epilessia. La sua testimonianza evidenzia un problema drammatico per molti pazienti in Italia: “Soffriamo ogni giorno perché è ormai impossibile trovare cannabis terapeutica nei canali legali”, afferma Nicola. “Chi di noi ha la forza di uscire di casa e possiede abbastanza risorse economiche, è costretto a rivolgersi agli spacciatori per acquistare la cannabis, esponendosi a tutti i rischi legati al mercato nero”.
Nicola non è solo la voce di molti malati di SLA, ma è anche attivamente impegnato nell’associazione La Piantiamo, un’organizzazione no profit nata nel 2013 a Racale (Lecce) con l’obiettivo di promuovere l’uso terapeutico della canapa medicinale per tutti i pazienti che ne hanno bisogno. La sua frustrazione è palpabile quando racconta: “Non sono mai riuscito a seguire correttamente la terapia che il medico mi ha prescritto perché le forniture di cannabis sono spesso interrotte. Dopo un mese di cura, ci ritroviamo senza farmaco per almeno altri due mesi”.
Questa è purtroppo la realtà che vivono molti pazienti con patologie croniche che richiedono l’uso quotidiano di cannabis terapeutica. Lo Stato italiano, nonostante le prescrizioni mediche, non riesce a garantire una fornitura continua di cannabis medicinale. Di conseguenza, questi pazienti sono costretti a cercare soluzioni illegali per sopperire alla mancanza di farmaci. È essenziale che venga introdotta una normativa efficace che assicuri a tutti i malati il diritto di accesso alla cannabis per scopi terapeutici, senza interruzioni e in sicurezza.