Il Governo dell’Uruguay ha fatto un passo storico nella legalizzazione della cannabis, diventando il primo paese al mondo a permettere la vendita della cannabis in farmacia. A partire da luglio 2017, sarà possibile acquistare cannabis in farmacia, non solo per scopi terapeutici, ma anche per uso ricreativo, una mossa che distingue l’Uruguay da molte altre nazioni che hanno intrapreso la legalizzazione per scopi medici.
Un percorso iniziato nel 2013
Il cammino verso la legalizzazione della cannabis in Uruguay è iniziato nel 2013, quando il paese ha approvato una legge che consentiva la coltivazione e l’uso personale della marijuana per scopi terapeutici. Con questa legge, i cittadini uruguaiani potevano coltivare cannabis a casa o unirsi a cooperative per la produzione collettiva.
Tuttavia, la vendita in farmacia rappresenta un nuovo capitolo, segnando una svolta importante. A partire da luglio, la cannabis sarà disponibile per l’acquisto in farmacia, ma solo per i cittadini uruguaiani, che dovranno essere registrati in un apposito sistema nazionale per poter comprare la sostanza. Il prezzo sarà regolato dal governo e sarà molto competitivo rispetto al mercato nero, in modo da disincentivare l’acquisto illegale.
Regolamentazione rigorosa
Il governo uruguaiano ha messo in atto una regolamentazione rigorosa per garantire la qualità e la sicurezza della cannabis venduta in farmacia. Il Ministro degli Interni, Eduardo Bonomi, ha dichiarato che il sistema di distribuzione sarà strettamente monitorato e regolamentato per prevenire abusi e per garantire che la sostanza sia utilizzata in modo responsabile.
Secondo il Ministro della Salute uruguaiano, **Jorge Basso**, la cannabis venduta in farmacia sarà prodotta in strutture autorizzate e sottoposta a controlli di qualità per garantire che sia sicura e priva di contaminanti. Il governo ha inoltre stabilito limiti rigidi sulla quantità che ogni persona potrà acquistare: saranno consentiti **fino a 40 grammi al mese** per individuo registrato.
Una scelta per combattere il mercato illegale
Il presidente dell’Uruguay, José Mujica, ha promosso la legalizzazione della cannabis come parte di una più ampia strategia per combattere il narcotraffico e il mercato nero della droga. Secondo Mujica, regolamentare la produzione e la vendita di cannabis avrebbe aiutato a sottrarre profitti ai cartelli della droga, riducendo la criminalità legata al traffico di stupefacenti.
La decisione del governo uruguaiano è stata accolta con favore da molti, ma ha suscitato anche critiche da parte di coloro che temono che la legalizzazione possa portare a un aumento dell’uso di droghe tra i giovani. Tuttavia, studi condotti in altri paesi che hanno legalizzato l’uso della cannabis non hanno riscontrato aumenti significativi nel consumo tra i giovani.
Prospettive future
Con l’Uruguay che ha già aperto la strada alla legalizzazione, molti altri paesi stanno osservando attentamente l’esito di questa politica. Alcuni vedono il successo dell’Uruguay come un modello da seguire, mentre altri rimangono scettici. Tuttavia, il fatto che il paese sia riuscito a creare un sistema regolamentato per la cannabis potrebbe spingere altre nazioni, in particolare in America Latina, a considerare l’adozione di politiche simili.
**Canapalandia** continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione della legalizzazione della cannabis in Uruguay e il suo impatto sulla società, tenendovi aggiornati su tutte le novità riguardanti l’uso ricreativo e terapeutico della cannabis nel mondo.