Il 6 e 7 maggio 2017, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, si terrà un convegno sul tema della legalizzazione della cannabis, promosso dall’associazione “Not dark yet” (Non è ancora buio). L’evento vedrà la partecipazione di numerosi esperti, giuristi e magistrati impegnati nella discussione su come affrontare le sfide legate al narcotraffico e alla criminalità organizzata.
La Prima Giornata Dedicata alla Legalizzazione della Marijuana
La giornata del 6 maggio sarà interamente dedicata alla legalizzazione della marijuana come strategia per combattere il crimine organizzato e l’illegalità legata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si discuterà di come una regolamentazione possa ridurre il potere delle mafie, creando un mercato legale e trasparente.
Saranno presenti al convegno personalità autorevoli come il Magistrato Henry John Woodcock, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, il senatore Benedetto Della Vedova (promotore di una proposta di legge per la legalizzazione della cannabis) e il giurista Fernando Rovira, uno dei principali autori della legge uruguaiana sulla regolamentazione della cannabis.
L’Esempio dell’Uruguay e degli Stati Uniti
Dopo l’Uruguay, altri paesi dell’America Latina e diversi Stati nordamericani come Colorado e Washington DC hanno già legalizzato l’uso della cannabis per scopi ricreativi. Inoltre, stati come Oregon, Alaska e California hanno approvato referendum che permettono l’uso libero della marijuana per scopi medici e ricreativi. Questi esempi internazionali sono diventati modelli per altre nazioni, compresa l’Italia, che ora sta valutando una possibile regolamentazione.
Woodcock: I Vantaggi Economici della Legalizzazione
Secondo il magistrato Woodcock, uno dei principali vantaggi della legalizzazione della cannabis sarebbe rappresentato dagli introiti che lo Stato italiano potrebbe ricevere. Ha dichiarato: «Fra i vantaggi non vengono contemplati gli introiti che lo Stato italiano riceverebbe da una legalizzazione della cannabis, e si tratterebbe di svariati miliardi di euro».
Il Fallimento dell’Azione Repressiva
Durante la sua relazione al Parlamento, la Direzione Nazionale Antimafia, rappresentata da Woodcock, ha affermato il “fallimento totale dell’azione repressiva”. La relazione sottolinea che la repressione del traffico illecito di cannabis non ha ottenuto i risultati sperati e che il fenomeno è in crescita. Woodcock ha suggerito al legislatore di prendere in considerazione la depenalizzazione della cannabis come soluzione per ridurre il carico giudiziario, sgonfiare il mercato nero e concentrare gli sforzi delle forze dell’ordine su reati più gravi.
Un Passo Necessario per Napoli e l’Italia
Woodcock ha inoltre sottolineato che la legalizzazione della cannabis potrebbe avere un impatto significativo in città come Napoli, spesso indicata come una delle capitali dell’illegalità. La regolamentazione del mercato della cannabis potrebbe togliere potere alle mafie e generare entrate fiscali importanti per lo Stato.
In conclusione, la depenalizzazione della cannabis si sta consolidando come una delle opzioni più mature e sensate nel dibattito pubblico. Non solo permetterebbe di ridurre i fenomeni di criminalità organizzata, ma garantirebbe anche un nuovo flusso di entrate economiche per lo Stato italiano.
Canapalandia continuerà a seguire gli sviluppi della discussione sulla legalizzazione della cannabis e a tenervi aggiornati su tutte le novità in ambito legislativo.