Il mese scorso, il governo del Marocco, la principale nazione produttrice di hashish a livello globale, ha compiuto un passo decisivo verso la regolamentazione della cannabis per uso medico. Il Parlamento ha infatti ratificato un progetto di legge che mira a legalizzare l’uso terapeutico della cannabis, e nei prossimi giorni la discussione sulla sua definitiva approvazione entrerà nelle fasi cruciali.
Questa legge rappresenta una vera svolta storica per un Paese in cui la coltivazione della cannabis, in particolare nella regione del Rif, è radicata da generazioni, ma è sempre stata associata al mercato nero. L’obiettivo della nuova normativa è duplice: da un lato, legalizzare la coltivazione e la commercializzazione della cannabis per fini medici, dall’altro, offrire una via d’uscita ai coltivatori che, per decenni, hanno lavorato nell’illegalità per rifornire il mercato internazionale dell’hashish.
Una nuova prospettiva per i coltivatori marocchini
Attualmente, chi coltiva cannabis in Marocco è costretto a vivere sotto la costante minaccia di arresti e sequestri, poiché la coltivazione è ancora considerata un’attività illegale. Il progetto di legge prevede la creazione di un’Agenzia nazionale che avrà il compito di regolamentare la produzione e il commercio della cannabis terapeutica. I coltivatori saranno chiamati a costituirsi in cooperative autorizzate dallo Stato, un passo che potrebbe finalmente sottrarli all’illegalità e trasformare le loro attività in un’occupazione lecita e redditizia.
Uno dei coltivatori locali, Mohammed Morabet, 60 anni, che vive nella regione di Ketama, una delle aree più note per la coltivazione di cannabis, ha espresso la sua speranza che la nuova legge possa davvero fare la differenza: “Se le cooperative di produzione di cannabis saranno installate nella nostra regione, potremo finalmente lavorare senza la paura di essere arrestati, e questo permetterà ai giovani locali di essere impiegati in un’attività legale che potrebbe anche attirare investimenti internazionali”.
Il cambiamento non sarà immediato
Nonostante l’entusiasmo che circonda la proposta di legge, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Il processo di regolamentazione dovrà essere accompagnato da politiche adeguate che favoriscano la transizione dall’illegalità alla legalità, garantendo al contempo che i piccoli coltivatori non vengano schiacciati da grandi interessi industriali.
Fadoul Azouz, un altro agricoltore della regione del Rif, ha espresso preoccupazioni legate al prezzo della cannabis terapeutica che verrà imposto ai coltivatori: “Se la legalizzazione avverrà, sarà positivo per tutti noi, ma se il prezzo che lo Stato offrirà per la nostra cannabis sarà troppo basso, non sarà conveniente per noi e rischieremo di non riuscire a guadagnare abbastanza per mantenere le nostre famiglie”.
Impatto economico e sociale della legalizzazione
Se la legge verrà approvata, il Marocco diventerà uno dei primi Paesi del Nord Africa a regolamentare la cannabis per scopi terapeutici, un atto che potrebbe avere un impatto significativo sia a livello economico che sociale. Il settore della cannabis terapeutica è in crescita in tutto il mondo, con sempre più Paesi che riconoscono il potenziale medico di questa pianta. Il Marocco, con la sua lunga tradizione nella coltivazione della cannabis, potrebbe diventare un attore chiave in questo mercato emergente.
Oltre ai benefici economici, la legalizzazione potrebbe avere effetti positivi sul piano sociale. Molti coltivatori, che attualmente vivono in condizioni di povertà e isolamento sociale, potrebbero trovare in questa nuova legge una via d’uscita dall’illegalità, migliorando la loro qualità della vita e quella delle loro comunità.
Il futuro della cannabis in Marocco
Nonostante le incertezze, il futuro sembra promettente per il Marocco. Se ben implementata, la legge potrebbe trasformare radicalmente il rapporto del Paese con la cannabis, non solo a livello economico ma anche culturale. Convertire un’industria illegale in un’attività regolamentata potrebbe essere il primo passo verso una gestione più sostenibile delle risorse naturali del Paese e creare nuove opportunità per la popolazione locale.
La speranza è che questa nuova normativa rappresenti una vera svolta per i coltivatori di cannabis e per l’intero sistema agricolo marocchino, aprendo nuove strade per l’uso sostenibile e legale della cannabis terapeutica.
Fonte: ANSA